Tra X-Files e Comma 22

Ovvero, parlare di fantascienza per parlare di realtà.

Reality is that which, when you stop believing in it, doesn’t go away

La realtà è quella cosa che, anche se smetti di crederci, non svanisce.

(P.K. Dick, How to Build a Universe That Doesn’t Fall Apart Two Days Later, 1978)

A papi & friends gli X-files sono sempre piaciuti (vedi qui, qui, qui, e si potrebbe continuare). Insomma, raccogliere fascicoli per diletto, mettere in giro voci, magari fare ricattucci, pilotare la stampa e altro ancora. Un giochetto per bravi ragazzi pii e idealisti, giusto per riempire le lunghe ore di noia del servizio di Stato, che ha dato origine ad una vicenda lestamente insabbiata, finita sulle prime pagine solo di pochi sparuti periodici di analisi politica di provincia.

E il comma 22? C’entra perché il papi patriæ sta dicendo che impedirà quello che lui chiama “tentativo di golpe giudiziario come nel ’94” o qualche delirio del genere. Quindi il comma 22 diventa (ricordando l’art. 96 della Costituzione):

• il Presidente del Consiglio può essere giudicato e punito, come ogni altro cittadino

• il tentativo di giudicare il Presidente del consiglio è un evidente atto di sovversione

E per soprammercato ci hanno piazzato sopra anche l’immunità per legge anticostituzionale…

Quindi, anche senza mettersi a fare i sanculotti forcaioli, direi che a questo punto, pur avendo a che fare con una solida e ben sclerotizzata realtà,  siamo nel dominio della fantascienza.

Ma perché le foto di avvistamenti sono sempre così poco nitide e inverosimili?...

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Leggete Joseph Heller, Comma 22. Non è un semplice consiglio.